La Donna di Einstein di Marie Benedict Piemme editore
Lettura molto interessante per chi ama il genere “romanzo-storico”. Si tratta di una visuale tutta diversa del famosissimo Premio Nobel Albert Einstein. Nel libro infatti oltreché come scienziato, appare il marito arrogante, egoista che tratta malissimo la moglie troppo innamorata. Il romanzo lascia intendere che la scoperta che lo ha portato al Nobel sulla relatività, sia stata in realtà un’intuizione della moglie che lui fa di tutto per mettere in ombra ed umiliare. A fine lettura viene voglia di approfondire questa figura femminile della prima moglie Maric Mileva grande studiosa, nonostante a quei tempi le discipline scientifiche fossero considerate “adatte” solo per i maschi e le donne erano, in molti Paesi d’Europa, addirittura escluse dalle Università.
Se Costanza Miriano fosse una mia amica ci avrei litigato già da tempo.
E’ riuscita a scrivere un insieme di lettere rivolte ad amiche ed
amici dal tono insopportabile; certo lei parte dal suo preciso punto
di vista, Dio, figli, marito, famiglia, ma li usa per spandere giudizi
gratuiti sulle scelte e lo stile di vita altrui, riuscendo in alcuni
momenti ad essere notevolmente ottusa.
L’unica lettera che si discosta dalle altre è quella che scrive
rivolgendosi alle figlie: è molto dolce e sentita.
Dott.ssa Sabina Dimarno – Bibliotecaria – Biblioteca di Casciago
Leggere MANICOMIO GIARDINETTI significa ritagliarsi un momento di puro divertimento, attraverso la descrizione di mamme e bambini ( ma anche di papà e una nonna) che si ritrovano insieme al parco.
Si va dalla mamma Stanziale, a quella Strafiga alla Pratica o alla
Sprovveduta, ognuna con i suoi difetti, molti, ed i suoi pregi, pochi,
ma tutto in chiave molto ironica.
Brilla su tutte la mamma di Geson (non è un errore, è proprio scritto così)
Anche se, siamo onesti, chi di noi non ha mai detto una volta nella
vita “io sarò diversa, non mi comporterò mai così”, e poi…
Dott.ssa Sabina Dimarno – Bibliotecaria – Biblioteca di Casciago
Da quando sono nata non ho mai smesso né di parlare né di leggere. Penso quindi di poter esprimere, magari con un po’ di presunzione, il mio parere su questo libro.
Ho letto molti libri e in particolare molti romanzi di tutti i generi, anche perché sono curiosa. Ora la cosa che mi spinge a scrivere in particolare su questo libro, è il fatto che un editore tra i più importanti d’Italia, abbia puntato tutto, per l’estate 2012, su un libro così banalmente penoso.
E’ il peggior libro tra i libri che mi sia capitato di leggere, fra quelli che hanno scalato le classifiche estive in Italia.
Non voglio certo far la suora, né il censore. Anzi tra parentesi mi stupisco che nessuno del mondo ecclesiastico sia intervenuto su questo “capolavoro”.
La cosa che mi infastidisce di più come lettore del “primo” romanzo della serie, è innanzitutto il fatto che si tratta di pornografia di basso gusto e che Mondadori, se avesse voluto un libro leggero per l’estate, avrebbe avuto comunque a disposizione degli ottimi romanzi, anche molto erotici. Qui invece è l’esaltazione della sessualità deviata. E’ la bella storiella dove il tipo, figo e pieno di soldi, ma sessualmente malato, vuole la ragazza (da notare pure vergine) come schiava sessuale e le propone un contratto da firmare con tutto quello che vorrebbe fare e l’attrezzatura ammessa e i limiti estremi ai quali arrivare. Poi però lei con tutto il suo amore riesce, nei romanzi successivi, diciamo a salvarlo dalle sue perversioni.
Quindi un libro da consigliare come manuale a psicologi e psicoterapeuti per la cura delle devianze sessuali.
Poi concedetemi un’altra osservazione: ma gli uomini non si offendono del fatto che sono sempre loro considerati i malati o deviati sessuali? Ma questa è veramente la realtà? La domanda prima non me l’ero mai posta e attendo risposte serie con dati statistici.
Infine come lettrice posso dire e lo hanno confermato i molti lettori ai quali ho posto la domanda, dato che lavoro in biblioteca, che il libro non è un romanzo. Non ha una storia, non sta in piedi.
Non capisco e lo ripeto, il perché Mondadori ha puntato tutto su un libro del genere.
Poteva permettersi, vista la campagna stampa devastante, di venderci qualsiasi altro prodotto e ha scelto questo.
In compenso devo dire che ho pure imparato un termine nuovo, un inglesismo, di una porcata che questo tipo farebbe rientrare tra le sue prestazioni e della quale, nonostante io abbia superato la giovane età, anche se non sono ancora in fase discendente, non conoscevo il significato. Sono andata a cercarmelo in wikipedia e poi da quella ricerca ho pure aperto dei siti con tanto di foto che non vi dico. Insomma alla fine devo ringraziare Mondadori perché non si finisce mai di imparare!
Dott.ssa Marica Casagrande – Bibliotecaria e Responsabile Settore Cultura Comune di Azzate
L’età dell’adolescenza porta spesso molti ragazzi ad abbandonare l’abitudine a leggere. Anche quelli che fino a pochi anni prima, per la gioia dei propri genitori, leggevano decine di libri, arrivati alle scuole medie, o poco più tardi, iniziano a guardare con sospetto i libri e fanno ingresso in biblioteca solo perché “obbligati” dalle letture estive proposte dagli insegnanti. Queste non hanno certo il merito di fare amare i libri, perché prevedono sempre una prova scritta che testimoni la lettura del libro indicato.
Qui di seguito, segnaliamo alcuni libri da leggere nei prossimi mesi estivi… senza alcuna scheda di comprensione da compilare! Buona lettura!
Aaron Karo, Mi chiamo Chuck. Ho diciassette anni. E, stando a Wikipedia, soffro di un disturbo ossessivo-compulsivo. http://webopac.bibliotecheprovinciavarese.it/web3/TitleView/BibInfo.asp?BibCodes=107260804
Chuck ha diciassette anni e la sua giornata è costellata dalla ripetizione di gesti, regole maniacali che lui stesso si è imposto per non perdere del tutto il controllo di sé. Il suo amico Steve è l’unico a cui confida le sue stramberie; ha anche una sorella, bella, normale e piena di amici che lo ignora, fino a negargli l’amicizia su Facebook. E poi ci sono le Converse: ne possiede decine di paia di ogni colore che abbina ai vari stati d’animo. Ma è l’arrivo di una nuova compagna di classe a cambiare radicalmente la vita di Chuck e ad aggiungere un nuovo colore alla sua collezione di Converse. Un romanzo che diverte, commuove e si legge d’un fiato. Età di lettura: da 14 anni.
Marie-Aude Murail, Nodi al pettine http://webopac.bibliotecheprovinciavarese.it/web3/TitleView/BibInfo.asp?BibCodes=102894482
Costretto dalla scuola a frequentare uno stage, Louis, 14 anni, accetta il suggerimento della nonna e si propone al nuovo salone di acconciature che lei frequenta. Non è un posto molto chic e i personaggi che ci lavorano sono molto diversi da quelli a cui è abituato Louis. Il ragazzo scopre così un mondo diverso, che inaspettatamente lo aiuta a crescere e vorrebbe che questo stage non finisse mai… Età di lettura: da 14 anni.
Jeff Kinney, Diario di una schiappa: la dura verità. http://webopac.bibliotecheprovinciavarese.it/web3/TitleView/BibInfo.asp?BibCodes=105862720
Essere un ragazzo è un mestiere complicato. Nessuno lo sa meglio di Greg, che ha iniziato la scuola media e si ritrova in mezzo a compagni ben più alti di lui, ragazze che lo ignorano e amici con cui è così difficile andare d’accordo. La serie Diario di una schiappa ha un grande successo di pubblico ed è un vero caso nell’editoria per ragazzi degli ultimi anni. Età di lettura: da 11 anni.
Rick Riordan, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Lo scontro finale http://webopac.bibliotecheprovinciavarese.it/web3/TitleView/BibInfo.asp?BibCodes=107260347
La serie di Percy Jackson è molto amata dai ragazzi, che aspettano con ansia ogni nuovo episodio. Questo è l’ultimo pubblicato, nel quale Percy si troverà ad affrontare la battaglia finale contro i Titani, con poche possibilità di vincerli, ma… mai darsi per sconfitti prima del tempo! Età di lettura: dai 12 anni.
Luigi Garlando,Per questo mi chiamo Giovanni http://webopac.bibliotecheprovinciavarese.it/web3/TitleView/BibInfo.asp?BibCodes=107657037
Nel ventesimo anniversario degli attentati a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, suggeriamo la lettura di questo bel racconto di Luigi Garlando (molto noto ai ragazzi per la fortunata serie legata al mondo del calcio, “Gol”).
Giovanni vive a Palermo. Ha dieci anni e per il suo compleanno il papà lo porta a fare una gita particolare attraverso la città, per spiegargli come mai, di tutti i nomi possibili, per lui è stato scelto proprio Giovanni.
Nel racconto prendono vita i momenti chiave della storia di Giovanni Falcone, il suo impegno, le vittorie e le sconfitte, le rinunce e la tragica fine. Giovanni scopre che il papà non parla di cose astratte: la mafia c’è anche a scuola, è nel ragazzino prepotente che tormenta gli altri, è nel silenzio di complicità e nella paura a ribellarsi. Età di lettura: dai 10 anni.
Cara, cara Jane Austen! A nome del tuo affollatissimo fan-club[1], grazie per i tuoi ultimi postumi regali! Abbiamo “ris”coperto il tuo preziosissimo diario segreto[2]; abbiamo conosciuto i tuoi primi amori giovanili[3] e ti abbiamo letta accorta e impavida investigatrice nelle avventure che hai vissuto e che Stephanie Barron ha finalmente portato alla luce[4]. E che dire della gioia provata alla scoperta che la cara Elizabeth Bennet era ancora tra noi e che accompagnata dal fedele marito Fitzwilliam Darcy, affrontava con eguale coraggio nuove e insidiose indagini[5], o, addirittura, orde di famelici morti viventi![6]
Non solo: abbiamo potuto rivivere da tutt’altra prospettiva quella che è e rimane una delle più belle storie d’amore della letteratura moderna, perché oggi conosciamo anche la versione narrata e descritta direttamente da Mr. Darcy[7]. E perfino della più timida, della più riservata delle sorelle Bennet abbiamo scoperto il destino e la vera natura, grazie alla sapiente penna di Coleen McCullough[8] . Abbiamo poi sorriso tutte soddisfatte, accogliendo le pubbliche scuse di chi, seppur in ritardo, ha saputo ricredersi e riconoscere la saggezza dei tuoi tanti insegnamenti.[9]
Tanto ti abbiamo amato e tanto ti amiamo che qualcuna tra noi ha oltrepassato la soglia del tempo e dello spazio per ritrovarsi quasi accanto a te[10], mentre sappiamo che una tua omonima fanciulla inglese di inizio Ottocento si sta aggirando spaesata e divertita proprio fra le strade della Los Angeles del ventunesimo secolo[11].
Mai sazie, aspettiamo con trepidazione ancora tue notizie,
Anna Paola Montanari (biblioteca di Arcisate) e tutto il club.
[1] K.J. Fowler Jane Austen book club, Neri Pozza, 2005
[2]S. James Il diario perduto di Jane Austen, Piemme, 2008
[3] Harrison, C. Jane Austen mi ha rubato il fidanzato, Newton Compton, 2012
[4] Jane e la disgrazia di Lady Scargrave, Tea 2008; Jane e il mistero del Reverendo, Tea 2009; Jane e il mistero del medaglione, Tea 2009; Jane e lo spirito del male, Tea 2010; Jane e l’arcano di Penfolds Hall, Tea 2010; Jane e il prigioniero di Wool House, Tea 2011; Jane e i fantasmi di Netley, Tea, 2011.
[5] Orgoglio e preveggenza o una verità universalmente riconosciuta, Tea 2007; Sospetto e sentimento o lo specchio misterioso, Tea 2008; Le ombre di Pemberly o il mistero dell’abbazia, Tea 2009; Intrigo a Highbury o gli equivoci amorosi di Emma, Tea 2011; Inganno e persuasione o la sventurata di Lyme, Tea 2012: tutti di Carrie Bebris
[6] Graham-Smith S. Orgoglio e pregiudizio e zombie, Nord, 2009
[7] Per orgoglio o per amore: un romanzo di Fitzwilliam Darcy gentiluomo, Tea 2009; Tra dovere e desiderio: un romanzo di Fitzwilliam darcy gentiluomo, Tea 2010; Quello che resta: un romanzo di Fitzwilliam Darcy gentiluomo, Tea 2010: tutti di Pamela Aidan
[8] L’indipendenza della signorina Bennet, Rizzoli, 2008
[9] Deresiewicz, William La vita secondo Jane Austin: cosa ho imparato dai suoi romanzi sull’amore, l’amicizia e le cose davvero importanti.TEA, 2012
[10] Rigler L.Vera Shopping con Jane Austen, Sperling & Kupfer, 2010
[11] Rigler L.Vera In viaggio con Jane Austen, Sperling & Kupfer, 2011
“Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. […] abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare.” dal discorso di Steve Jobs ai laureandi della Stanford University
Dove cercare il nostro pensiero, per non essere succubi dell’altrui?
Dove ascoltare la propria voce, pur nel frastuono di opinioni diverse?
Dove confermare il coraggio per seguire un percorso di vita di persone libere e consapevoli?
Vari possono essere i “luoghi” ove trovare risposte a queste domande: ognuno di noi, secondo la sua sensibilità, può dare un’indicazione diversa. Nella mia esperienza, posso dire di aver trovato tante risposte nelle nostre belle biblioteche, luoghi per eccellenza ricchi di storie, opinioni, poesia, … e concretezza.
Gianni Salmaso – Biblioteca di Caronno Varesino
Dice Pennac che il tempo per leggere è come il tempo per amare “E’ tempo rubato”. Questo è sicuramente vero, ma succede solo nel caso in cui noi abbiamo scoperto il piacere del leggere.
Il piacere del leggere si ha nel momento in cui si scopre il libro giusto che fa per noi e non si riesce più a smettere di leggerlo. E si prova quel piacere come quando ingoiamo delle deliziose praline di cioccolato o qualsiasi cosa che ci piace molto. Concentriamoci e pensiamo cosa ci piace e pensiamo a quando sentiamo scendere in gola questa delizia. Questo è il piacere che si prova anche con un buon libro. Abbiamo pochi piaceri nella vita, per esempio il piacere di viaggiare si scopre viaggiando. Dunque quello del leggere, leggendo. Quale luogo è il più indicato per trovare la via giusta? La biblioteca, logico!
Marica dott.ssa Casagrande biblioteca di Azzate